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opera originale

descrizione opera

La morte di San Girolamo

Lazzaro Bastiani

1485 circa

25 x 152 cm

Tempera su tavola

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«La morte di San Girolamo», esposta oggi nella storica Pinacoteca di Brera di Milano, nel quartiere omonimo, fu realizzata da Lazzaro Bastiani (Padova, 1429 – Venezia, 1512) e racconta le cerimonie funebri di San Girolamo.

L'opera, insieme alle due tavole raffiguranti «San Girolamo nel deserto» e «San Girolamo porta il leone al convento», costituiva la predella della Pala di San Girolamo, tutt'oggi conservata nel duomo di Santa Maria Assunta di Asolo e datata dalla critica al 1485 circa. Nel primo episodio della vita di San Girolamo (Stridone, 347 – Betlemme, 420), il santo toglie una spina dalla zampa di un enorme leone, in un Egitto stranamente veneziano malgrado le palme; nel secondo, il santo, che vive in una grotta, contempla un Crocifisso dal corpo curiosamente realistico. «La morte di San Girolamo» rappresenta l'ultimo episodio, quello del suo funerale. Il rito funebre è ambientato nella piccola cappella del convento, che comunica con un cortile interno caratterizzato da una fuga prospettica di archi sorretti da colonne. Alla cerimonia di commiato dal defunto, collocato a terra e rappresentato con una lunga barba bianca, assistono i confratelli dolenti avvolti in lunghi mantelli. Sofferente per la morte del padrone partecipa alla scena anche il leone, che, secondo la Legenda Aurea, non lo avrebbe mai abbandonato dopo essere stato da lui guarito dai rovi conficcatisi nelle zampe.

La tela si distingue per un rigoroso impianto prospettico e una pronunciata tendenza geometrizzante nell’organizzazione degli spazi, mitigata però da una certa spigliatezza narrativa, specie nella resa delle diverse pose ed espressioni. 

Tra i personaggi rappresentati vi sono San Girolamo, un sacerdote, e diversi frati, mentre il leone, le candele accese e vari oggetti liturgici come il crocifisso, l’altare, una navicella porta incenso e un turibolo completano l'ambientazione all'interno della cappella.

© 2024 by Politecnico di Milano. L'intelligenza artificiale ridisegna la Pinacoteca di Brera

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